Hai fatto decluttering, buttato e regalato quegli oggetti dimenticati e quei vestiti rovinati, rivalutato il tuo stile di vita, riorganizzato gli oggetti rimasti e dato loro una nuova casa, valutando bene che fossero facilmente fruibili da tutti gli interessati, eppure… a volte ritorna: il disordine in casa.
Gli oggetti si ribellano e iniziano a occupare abusivamente zone della nostra casa dove non dovrebbero stare. All’inizio non te ne rendi nemmeno conto e poi: bam! ti ritrovi con cumuli di oggetti non meglio identificati in cassetti, armadi e ripostiglio.
Perché la casa è sempre in disordine?
Premesso che un po’ di disordine in casa è naturale: la vita è mutevole e noi con lei. È normale: si cambia, si passa da una fase all’altra della nostra vita, con tutto quello che questo comporta.
Se però la situazione degenera velocemente e per resettarla c’è bisogno di un intervento intensivo, forse bisogna iniziare a osservare le abitudini familiari.
Ho già spiegato qui, quanto fermamente creda che l’organizzazione sia legata a doppio filo con la consapevolezza e l’osservazione.
Ecco perché, spesso, per trovare una soluzione a un problema organizzativo bisogna prima mettersi a guardare, analizzare, osservare e valutare con sincerità e consapevolezza.
Quando ho iniziato il mio percorso verso la semplificazione della vita familiare sono inciampata più volte (metaforicamente e non) nel disordine in casa. Quello che inevitabilmente si genera in una famiglia con entrambi i genitori lavoratori e dei bambini piccoli.
Ho iniziato a osservare e ho capito che c’è una piccola regola d’oro che, se rispettata da tutti, può risolvere la maggior parte dei problemi legati al disordine e aiutarti a mantenere ordine e serenità in casa.
Chiudere i cerchi
Hai mai sentito quest’espressione? Vuol dire portare a termine le cose. Ed è proprio questa la sola regola che serve tenere a mente e spiegare ai familiari.
Se ogni membro della famiglia si prende la responsabilità di concludere ogni azione che intraprende all’interno della casa e dell’ambito familiare, il tempo che dovrete dedicare al riordino sarà sicuramente minore.
È una regola molto semplice anche da spiegare ai bambini:
“I giochi e gli oggetti vanno rimessi al loro posto quando hai finito di usarli”.
“Quando ti sei vestito metti via il pigiama”.
E così via.
Inoltre, se anche gli adulti saranno capaci di applicarla, daranno il buon esempio ai più piccoli, confermando in loro la validità di questo insegnamento.
La cosa super interessante è che in questa regola si nascondono tre implicazioni diverse, dall’impatto sempre maggiore.
Le tre implicazioni
- MICRO: oggetti fisici (per esempio, utensili presi e non rimessi a posto, giochi lasciati in giro, vestiti abbandonati sulla sedia)
- MEDIO: attività quotidiane (faccio la lavatrice e stendo, preparo la cena e sistemo la cucina)
- GRANDE: progetti a medio termine (mio figlio deve presentare un progetto per scuola e io lo aiuto a organizzarsi per poterlo sviluppare, dalla fase creativa alla fase esecutiva, passando per quella di pianificazione)
Come vedi, gli effetti di questa semplice regola – se condivisa e accettata da tutti – avrebbero un enorme beneficio in diversi ambiti della vita familiare.
Cosa ne dici? Provare non ti costa niente, no?